1796
Olio su
tela, 137 x 101 cm
Mosca,
Museo Pushkin
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Fig.11a |
Fig.11b |
PROVENIENZA :
Mosca, collezione del Principe A. Galitzine.
BIBLIOGRAFIA :
MIKHAILOVICH ROMANOFF, 1905-09; NIKOLENKO, 1967, p.108; PUSHKIN, 1979.
ESPOSIZIONI : 1870, Mosca, n°731 ; 1905, San Pietroburgo, Taurida Palace Exhibition, n°247.
La
principessa Golitsyna (o Galitzine, Fig.11a) è all’interno di un palazzo appena
accennato sullo sfondo, seduta su un divano con in braccio un nipotino ed è
rappresentata a figura quasi intera, col viso di fronte e il corpo di tre
quarti. Indossa un abito rosso acceso, con un fazzoletto bianco intorno al
collo e una larga sciarpa blu avvolta attorno alla testa (elemento tradizionale
dell’abbigliamento femminile russo) e ricadente fino al braccio destro, col
quale sorregge il bambino. Quest’ultimo ha una piccola tunica di mussola bianca
legata in vita con una fascia blu e si slancia teneramente verso la zia, stando
inginocchiato sulle gambe della donna. In Russia la Vigée Le Brun dipinse una
grande quantità di donne con bambini in braccio, in pose varie, ma tutte più o
meno derivate da modelli religiosi precedenti, come d’altronde aveva fatto
anche per Maria Antonietta e i figli a
Versailles del 1787 (consigliata da David, usò un prototipo raffaellesco) e
per le altre maternitée dipinte in
Francia. In questo caso è di certo la Madonna
con Bambino di Rubens (Fig.11b, olio su tela, 108 x 84 cm), allora (e
tutt’oggi) all’Ermitage (acquistata da Caterina II all’asta Thiers di Parigi),
che ha suggerito alla pittrice la posa da adottare. Data la corrispondenza
delle due opere, ho ritenuto opportuno dare ragione alla Nikolenko, che
considera il dipinto eseguito a San Pietroburgo (1967, p.108). Secondo il
catalogo del museo Pushkin di Mosca, invece, il ritratto sarebbe antecedente di
due anni ed eseguita a Vienna. Secondo il catalogo, poi, la donna ritratta
sarebbe la madre, non la zia, del piccolo. Da quanto si può decifrare dal testo
quasi esclusivamente russo, l’opera recherebbe una firma e una data (il 1794,
appunto). La lista di opere stilata dalla pittrice non ci aiuta e nemmeno i Souvenirs riportano informazioni su
questo quadro. Comunque lo stile è quello delle opere russe e anche
l’abbigliamento e l’ambientazione sono quasi una costante dei ritratti eseguiti
con certezza in Russia dal 1795 al 1801. Mentre a Vienna le nobildonne erano
raffigurate davanti a paesaggi collinari con begli abiti scollati, in Russia
preferivano di gran lunga essere avvolte in scialli e abiti ben chiusi e
godersi il tepore dei salotti e la comodità dei loro lunghi e larghi divani
foderati di velluto che la pittrice ricorda spesso nelle sue memorie.