SCHEDA N°11 (figg. 11a, 11b)

 

Principessa Alexandra Petrovna Golitsyna, nata Protassov (1774-1842), con il nipote Piotr

1796

 

Olio su tela, 137 x 101 cm

Mosca, Museo Pushkin

 

 


 


Fig.11a

Fig.11b

 

 

PROVENIENZA : Mosca, collezione del Principe A. Galitzine.

BIBLIOGRAFIA : MIKHAILOVICH ROMANOFF, 1905-09; NIKOLENKO, 1967, p.108; PUSHKIN, 1979.

ESPOSIZIONI : 1870, Mosca, n°731 ; 1905, San Pietroburgo, Taurida Palace Exhibition, n°247.

 

La principessa Golitsyna (o Galitzine, Fig.11a) è all’interno di un palazzo appena accennato sullo sfondo, seduta su un divano con in braccio un nipotino ed è rappresentata a figura quasi intera, col viso di fronte e il corpo di tre quarti. Indossa un abito rosso acceso, con un fazzoletto bianco intorno al collo e una larga sciarpa blu avvolta attorno alla testa (elemento tradizionale dell’abbigliamento femminile russo) e ricadente fino al braccio destro, col quale sorregge il bambino. Quest’ultimo ha una piccola tunica di mussola bianca legata in vita con una fascia blu e si slancia teneramente verso la zia, stando inginocchiato sulle gambe della donna. In Russia la Vigée Le Brun dipinse una grande quantità di donne con bambini in braccio, in pose varie, ma tutte più o meno derivate da modelli religiosi precedenti, come d’altronde aveva fatto anche per Maria Antonietta e i figli a Versailles del 1787 (consigliata da David, usò un prototipo raffaellesco) e per le altre maternitée dipinte in Francia. In questo caso è di certo la Madonna con Bambino di Rubens (Fig.11b, olio su tela, 108 x 84 cm), allora (e tutt’oggi) all’Ermitage (acquistata da Caterina II all’asta Thiers di Parigi), che ha suggerito alla pittrice la posa da adottare. Data la corrispondenza delle due opere, ho ritenuto opportuno dare ragione alla Nikolenko, che considera il dipinto eseguito a San Pietroburgo (1967, p.108). Secondo il catalogo del museo Pushkin di Mosca, invece, il ritratto sarebbe antecedente di due anni ed eseguita a Vienna. Secondo il catalogo, poi, la donna ritratta sarebbe la madre, non la zia, del piccolo. Da quanto si può decifrare dal testo quasi esclusivamente russo, l’opera recherebbe una firma e una data (il 1794, appunto). La lista di opere stilata dalla pittrice non ci aiuta e nemmeno i Souvenirs riportano informazioni su questo quadro. Comunque lo stile è quello delle opere russe e anche l’abbigliamento e l’ambientazione sono quasi una costante dei ritratti eseguiti con certezza in Russia dal 1795 al 1801. Mentre a Vienna le nobildonne erano raffigurate davanti a paesaggi collinari con begli abiti scollati, in Russia preferivano di gran lunga essere avvolte in scialli e abiti ben chiusi e godersi il tepore dei salotti e la comodità dei loro lunghi e larghi divani foderati di velluto che la pittrice ricorda spesso nelle sue memorie.