SCHEDA N°14 (figg. 14a, 14b)

 

La contessa von Schoenfeld con la figlia in grembo

1793

 

Olio su tela, 136 x 99 cm

Firmato e datato in basso a sinistra: L. E. Vigée/Le Brun à/Vienne 1793

Tucson, The University of Arizona Museum of Art, Kress Collection

 

 

 


 

 


Fig.14a

Fig14b

 

 

PROVENIENZA: Vienna, Collezione Von Schonfeld; Vienna, ereditato dalla nipote della modella, Frau Dumba (il marito, Dr. Theodor Dumba, propose il dipinto al Louvre nel 1932); 1940, New York, Knoedler; 1950, New York, Jacques Seligmann & Co.; acquistato da Seligmann dalla Kress Foundation; 1951, Tucson, University of Arizona Museum of Art.

BIBLIOGRAFIA: VIGÉE LE BRUN, 1835-37, p.102; SUIDA, 1951, n.104; EISLER, 1973, p. 362; BAILLIO 1982 (catalogo), p.105.

ESPOSIZIONI: 1940, New York, World's Fair, Masterpieces of Art, n.225; 1961-1962, Washington, D.C., National Gallery of Art, Exhibition of Art Treasures for America from the Samuel H. Kress Collection, n.100; 1982, Forth Worth, Kimbell Museum, Elisabeth Vigée Le Brun 1755-1842, n.40.

 

Questo è il primo ritratto di una madre con la figlia che la Vigée Le Brun fece durante il suo esilio fuori dalla Francia. La posa ricorda vagamente i due autoritratti della pittrice con la figlia in braccio del 1786 e del 1789. Ursula Margaretha Agatha Victoria, contessa von Schonfeld (1767-1805), moglie dell’ambasciatore di Sassonia alla corte asburgica, era figlia del Reichsgraf Johann Fries, un banchiere viennese nativo di Mulhouse. Come in altri ritratti viennesi, la pittrice inserisce nello sfondo un paesaggio collinare, come quelli che descrive nelle sue memorie: Le rive del Danubio sono magnifiche... Incantata da questa deliziosa campagna mi sistemai sulla riva, e prendendo i miei pastelli iniziai a disegnare questi begli alberi e l’area intorno ad essi. (VIGÉE LE BRUN, 1835-37, p.102). La contessa (Fig.14a) è seduta su un sedile di pietra in una terrazza. Il paesaggio verde e azzurro si snoda alla destra del quadro, mentre a sinistra vi è uno spazio architettonico scuro con una colonna liscia. L’abito della donna è un tripudio di colori, dall’arancio della veste al verde e al rosso intensi della sciarpa alla “russa” (vedi scheda n.11: Principessa Petrovna col nipote Piotr, 1796, San Pietroburgo, Ermitage) che ricade dalla testa fino al sedile. La figlia che la contessa tiene in grembo indossa un leggero abito bianco senza maniche che contrasta con la vivacità dell’abbigliamento materno e con l’oscurità della parte sinistra del quadro. Le due figure sono racchiuse in una piramide e il corpo della bambina taglia diagonalmente la composizione. Questa struttura e il braccio dell'infante allungato verso la madre, ricorrono anche nella Madonna col Bambino in ghirlanda di fiori di Rubens (Fig.14b, olio su tavola trasportata su tela, 83,5 x 65 cm, Parigi, Musée du Louvre), che la pittrice poteva benissimo conoscere, dato che nel 1792, mentre si trovava a Milano, vi era anche il dipinto, alla Pinacoteca Ambrosiana.