SCHEDA N°16 (figg. 16a, 16b, 16c)

 

Mlle Caroline Lalive de la Briche

1787

 

Olio su tela ovale, 62,2 x 53,3 cm

firmato e datato in basso a destra: M. Elith LeBrun 1787

Francia, Collezione privata

 

 


 


 


Fig.16a

Fig.16b

Fig.16c

 

 

INEDITO

ESPOSIZIONI: 1787, Parigi, Salon de l’Académie Royale.

 

A quanto pare questo è il secondo ritratto che Elisabeth Vigée Le Brun fece a Caroline Lalive de la Briche, figlia minore di Madame de la Briche, poi contessa Molé. Alla Witt Library di Londra ci sono le immagini dei due ritratti della piccola de la Briche attribuiti alla pittrice (il suo nome è riportato sulle fotografie) e datati 1777 e 1787. Io credo che la prima opera (olio su tela ovale, 62,2 x 53,3 cm) non sia da ritenere autografa, poiché lo stile è molto diverso da quello della Vigée Le Brun, ma l’immagine disponibile è di pessima qualità, quindi non si possono trarre conclusioni certe. Per l’opera in questione, invece, non sono d’accordo con la nota a penna lasciata a margine da Baillio, che la ritiene di mano di Marie Victoire Lemoine, che per un breve periodo di tempo studiò nell’atelier della Vigée Le Brun. Tra il 1786 e il 1788 la Vigée Le Brun eseguì moltissimi ritratti di bambini e lo stile dell’opera qui trattata è lo stesso. La pittrice amava molto ritrarre i bambini, in particolare la figlia Julie e i figli dei suoi amici (in particolare: Il giovane d'Espagnac, 1786, olio su tela ovale, 63,5 x 52 cm, Londra, Wallace Collection; Julie Le Brun che legge la Bibbia, 1787, collezione privata francese; La Fillette aux Cerises [identificata come la stessa Mlle de la Briche alla Heine sale, Parke-Bernet, NY, 24-25 November, 1944], 1787, ovale, 60 x 50 cm, già collezione Albert Lehmann; Alexandrine Emilie Brongniart, 1788, olio su tavola, 65 x 53 cm, Londra, National Gallery). In questo ritratto (Fig.16a) la piccola Caroline, ritratta a mezzo busto, indossa una camiciola di mussola bianca, simile alle blouses che la pittrice amava portare e ha un nastro chiaro tra i capelli. Ha il corpo di tre quarti e il volto frontale, tiene le braccia conserte e sembra quasi appoggiata sul bordo di un piano che non ci viene mostrato. Proprio questa posa e la semplicità con cui è abbigliata, la avvicina alla Ragazza appoggiata a un davanzale di Rembrandt (Fig.16c, olio su tela, 81,6 x 66 cm, Londra, Dulwich College Gallery), che era nella collezione Crozat e riscosse molto successo nel Settecento. Molti visitatori della galleria ne fecero delle copie, in particolare vorrei notare quella di Sir Joshua Reynolds del 1781 (Fig.16b). Elisabeth afferma nei Souvenirs di conoscere e apprezzare le opere del pittore inglese, ma non dice di averlo incontrato, né specifica quali suoi quadri avesse visto. Se la pittrice avesse potuto vedere l'interpretazione di Reynolds della Ragazza appoggiata a un davanzale, la si potrebbe considerare un trait-d'union fra l'originale di Rembrandt e il ritratto della piccola de la Briche.